Amore LGBT+ nella galassia Star Wars con "L'Ascesa di Skywalker" - MiX Festival Internazionale di Cinema LGBTQ+ e Cultura Queer

Mancano poche ore e fan di tre generazioni potranno finalmente godersi al cinema l’epilogo di una delle storie che più ha conquistato i loro cuori. Parliamo ovviamente di “Star Wars: L’Ascesa di Skywalker”, il nono episodio della saga fantascientifica creata dalla mente visionaria di George Lucas nel 1977.

Nelle ultime due tappe, abbiamo potuto conoscere due nuovi personaggi che ci stanno facendo sperare in una rappresentazione dell’amore LBGT+ nella galassia di Star Wars: il pilota della resistenza Poe Dameron, interpretato da Oscar Isaac, e lo Stormtrooper Finn, interpretato da John Boyega.

La giacca: un pegno d’amore?

Deciso a disertare dal Primo Ordine, un gruppo costituitosi con l’intenzione di riformare un governo centralizzato della galassia su modello dell’Impero del famoso Dart Fener, Finn decide di liberare il prigioniero Poe e di scappare assieme a lui. Tuttavia, il Primo Ordine li intercetta, il loro caccia spaziale TIE viene abbattuto e i due alleati finiscono su un pianeta desertico di nome Jakku. Qui le tracce di Poe si perdono se non per la sua giacca che Finn decide di indossare finché non gli verrà regalata dal pilota stesso al loro successivo incontro.

Un pegno d’amore? Noi speriamo di sì!

Il desiderio negato a Oscar Isaac

Durante un’intervista per Out, l’attore Oscar Isaac ha espresso la sua delusione. Infatti, la sessualità dei due personaggi in questione non verrà rappresentata, negando di fatto una grande opportunità per la saga. Isaac non solo era entusiasta che la coppia potesse muoversi in un romanticismo esplicito e inesplorato. Lo era ancora di più per l’immediata complicità con il suo collega Boyega fin dai loro primi contatti.

“Mi ricordo che era un’audizione e noi due recitammo la prima scena schiena contro schiena. Ogni forma di finzione collassò! C’era un senso di intimità che era semplicemente lì… Personalmente, sperai e desiderai che questa chimica potesse essere portata avanti nei film successivi, ma non ho il controllo su questi aspetti”

J. J. Abrams sulla rappresentazione LGBT+ nella saga “Star Wars”

Il regista J. J. Abrams non ha negato che tra i due personaggi vi sia un legame che va al di là del romanticismo. Questo non sarebbe dato solamente dalle contingenze dell’avventura tortuosa in cui si sono incontrati, ma anche, e soprattutto, per la volontà di mostrarsi senza filtri di giudizio: non hanno paura di rivelarsi l’uno all’altro timorosi o spaventati come coraggiosi.

Per il regista rimane un punto d’estrema importanza la garanzia di una rappresentazione LGBT+ all’interno della trama poiché vuole che l’universo del film assomigli più a com’è il mondo davvero rispetto a quello che esso non è. Tuttavia, la relazione tra Poe e Finn non arriverà a mostrarsi come noi vorremmo.

Ricordiamo che, all’interno della space opera, Lando Calrissian, interpretato da Donald Glover in “A Star Wars Story: Solo”, è pansessuale e l’attore, giustamente, aveva posto la domanda cruciale “Come non si potrebbe essere pansessuali nello spazio?” proprio per identificare l’assenza di confini del contesto in cui la narrazione si svolge.

Non ci resta che vedere quest’ultimo episodio e scoprire assieme se “L’Ascesa di Skywalker” potrà portare delle sorprese!

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