CLOSET MONSTER

di Stephen Dunn /  Canada 2015 / 90’

Oscar Madly abita in un paesino sulla costa Atlantica nella New Foundland canadese. È un adolescente alla scoperta della sessualità. Forse è gay. È sicuramente bello. Devastato dalla tempesta degli ormoni adolescenziali, si innamora di un compagno di lavoro, un giovinastro mezzo tossico, che lo seduce solo per abbandonarlo. Tradito in un party privato per il diciottessimo di un’amica del cuore, Oscar si traveste, mascherato da alieno. Perso il senso di ogni orientamento, decolla in una dimensione sconosciuta di alterazione psichedelica, dove in una galassia di emozioni, si sente più solo che mai. Le paure, le timidezze si confondono disperse dentro al ritmo meccanico di un grinder, un grinder vero. Il tritacarne della vita. Figlio di genitori separati, in fuga da un padre violento e possessivo, da una madre comprensiva e spaventata. Oscar scappa dalla solitudine e dal dolore, alla scoperta di una vita nuova, dove il ritmo della notte aspetta il sole e dove aprendo gli occhi, le onde del mare si trasformano nei suoni e nei ritmi del destino. Isabella Rossellini regala la sua voce ad un piccolo criceto, l’amico del cuore del giovane Oscar. E come nella tradizione ottocentesca, la storia del saggio grillo parlante finisce molto male. Prima di morire la sua morale della favola: quanta immaginazione e quante bugie, nel ricordo del nostro mondo, del mondo che da piccoli ci siamo immaginati perfetto, quando tutto ci sembrava autentico e per sempre.

Presentato in collaborazione con l’Ambasciata del Canada in Italia