Coordinamento dei festival italiani di cinema LGBTQ+

Per la prima volta, in una storia culturale ormai trentennale, in 9 festival nazionali del settore abbiamo deciso di coordinarci per progettare insieme delle azioni di sostegno reciproco da sviluppare in rete nel prossimo futuro. Un Coordinamento inedito in Italia, capace di elaborare obiettivi e progetti condivisi, pur mantenendo l’autonomia dei soggetti che ne fanno parte.

Siamo soggetti e organizzazioni che hanno storie e percorsi differenti, accomunati però da una lungimiranza nell’agire culturale e un impegno costante affinché la cultura cinematografica continui ad arricchirsi con le storie, le vicende e i personaggi di quel variegato mondo che ruota attorno alle differenze legate agli orientamenti sessuali e alle identità di genere.  Un’operazione che negli anni ha saputo confrontarsi con i cambiamenti della società allargando il proprio sguardo verso territori cinematografici nuovi, espressioni di posizioni eterodosse, trasversali, non convenzionali anche dal punto di vista delle poetiche e dei linguaggi.

La scelta di metterci in rete nasce dal bisogno di confrontarci in maniera responsabile sui cambiamenti culturali e sociali generati in questi anni anche attraverso le attività dei nostri festival. Negli anni abbiamo infatti introdotto dei temi inediti per la distribuzione cinematografica nazionale e ora ci riconosciamo precisamente in una formula che unisce la cultura cinematografica a occasioni per la creazione di comunità .

Stiamo assistendo a una rapida e profonda trasformazioni delle modalità di produzione e fruizione del cinema e delle forme di aggregazione delle comunità, così come è cambiata negli ultimi anni la vita delle persone LGBTQ grazie anche alla conquista di alcuni diritti prima negati e alla sempre maggiore diffusione di pratiche di attivismo politico, sociale e culturale.

Sentiamo la necessità di riflettere insieme su questi cambiamenti, per gettare le basi di un rilancio progettuale per il futuro, che sia più efficace nel trovare delle possibili risposte ai bisogni delle nostre comunità e dei nuovi pubblici, così come del lavoro di registe, registi e regist* e dell’intero sistema di produzione e distribuzione cinematografica.