"Psichiatri siamo venuti a curarvi": 50 anni fa, a Sanremo, il FUORI! fece la rivoluzione con la prima manifestazione LGBTQ+ pubblica in Italia - MiX Festival Internazionale di Cinema LGBTQ e Cultura Queer

Il 5 aprile 1972, circa quaranta persone si riunirono davanti al Casinò di Sanremo per protestare contro il Congresso internazionale di sessuologia che si svolgeva in città fino all’8 del mese e il cui tema era “Comportamenti devianti della sessualità umana”. I medici presenti trattavano in particolar modo l’omosessualità e le terapie che ritenevano utili per curarla. Se alcuni tennero discorsi ambigui, altri furono perentori: “Bisogna dire chiaramente che gli omosessuali non sono dei nevrotici, ma degli piscotici e che proseguendo di questo passo si potrà dire che è normale andare a dormire con una gallina, che gli omosessuali potranno corrompere molti svegliando la loro omosessualità latente. E così addio prosecuzione della specie”.

A contestarli erano i* componenti del FUORI!, il primo movimento di liberazione omosessuale italiano, e altri gruppi di attivist* francesi, inglesi, belgi, olandesi e norvegesi. Per la prima volta de* omosessuali manifestavano apertamente e lo facevano con cartelli, slogan e volantini in cui erano scritte frasi come “Primo e ultimo congresso di sessuofobia”, “Psichiatri siamo venuti a curarvi”, “Gli omosessuali escono fuori e con orgoglio”.

La polizia arrivò quasi immediatamente, chiamata dai congressisti, sequestrò i cartelli come azioni non autorizzate, ritirò i documenti di tutti i manifestanti e invitò alcuni a seguirli in Commissariato. Il procedimento contro di loro si chiuse il 14 marzo del 1977 di fronte al Pretore di Sanremo che archiviò le accuse. Nel frattempo la contestazione andò avanti, e si riuscì persino a prendere parola sul palco riservato agli psichiatri. Nessuno di loro si spogliò però della propria qualità mistificante di medico osservatore: “ritengono falso quel Congresso ma non un qualsiasi Congresso sul falso problema dell’omosessualità”.

Così Alfred Cohen, uno dei membri del movimento, scriveva sul primo numero dell’omonima rivista uscito nel giugno 1972:

“Per noi eravamo a Sanremo. Non certo per gli psichiatri attardatisi in un convegno morto prima di essere nato. Era per noi stessi che cantavamo è gridavamo a Sanremo, e ci aspettavamo i giornali e il clamore attorno alla manifestazione. Era per noi e i compagni  sconosciuti che volevamo essere fotografati, intervistati e ci abbracciavamo davanti agli altri, gli eterosbirri, gli sconfitti, i delusi, i consumatori della noia, i Burocrati del sesso, grandi e piccoli, i vinti dalla città in sole, da noi in sole, dalle nostre menti in sole. Era per noi e per i nostri compagni che Angelo ha preso la parola durante i lavori del convengo: ha detto che eravamo omosessuali felici di ESSERE ed in faccia agli psichiatri fascisti spuntava il dispetto. […] E noi siamo Visione Viaggio L’Andata: lo scorrere del Tempo all’uscita del Sole. Noi siamo braccia sul corpo di chi ci piace, sessualità che ha riscontri di completezza, la pienezza del nostro riconoscerci, l’urgenza di essere FUORI!”.

Fuori da quel Casinò, per la prima volta in Italia, c’erano persone LGBTQ+ alla luce del sole che non si presentavano più come vittime ma come protagoniste della loro storia e della loro vita.